Contactions Notizie di marzo 2009

Cari amici della missione fra i bambini zingari!

Le notizie di oggi hanno come motto ”dare e ricevere” – ”regalare ed accettare!” Tutto questo che abbiamo vissuto durante il periodo dell’ultimo Natale ci rende molto riconoscenti; innanzi tutto nei confronti del nostro padre celeste ma anche verso i nostri amici della missione molto generosi. Nel nome dei bambini ringraziamo a tutti voi che avete contribuito in questo riguardo.

La risonanza alla nostra lettera della fine dell’anno scorso è stata molto incoraggiante. Abbiamo ricevuto abbastanza soldi per i regali per i 5'174 bambini zingari che sono nel nostro programma principale; poi c’erano altre 4 mila bambini che non abbiamo voluto deludere. In dicembre abbiamo ottenuto un dono destinato a questo progetto e il resto dei costi abbiamo finanziato con dei doni regolari del mese.

Foto: Uno dei 9 mila bambini. Il ragazzo mostra con gioia il regalo di Natale ricevuto: dei nuovi vestiti, un “regalo sorpresa” e un pasto buono.    

Nel nome dei tanti bambini ringraziamo cordialmente a tutti i nostri donatori che hanno partecipato a questa azione di fine d’anno.

Nel corso degli ultimi mesi dell’anno 2008 tanti zingari hanno testimoniato della loro fede in Gesù Cristo battezzandosi. In dicembre abbiamo avuto un incontro con testimonianze nella casa della missione. In quest’occasione Puvathi ha raccontato che si è decisa di seguire Gesù e poi si è fatta battezzare assieme con suo marito. Ha raccontato che fin da bambina soffriva di un brutto ascesso per più di 13 anni, dalla pianta dei piedi fino alla testa. Lei ha sofferto molto e spesso ha dovuto grattare le croste con un coccio. Tutte le donne presenti hanno confermato quante sofferenze ha dovuto sopportare Puvathi. Adesso, da quando ha accettato Gesù come suo Salvatore gli ascessi sono svaniti.     Nei periodi di risveglio succedono delle esperienze del genere.

Presentemente a Manamadurai-Kontathun Contactions si occupa di 104 bambini. Fratelli e sorelle di un’assemblea svizzera si sono impegnati ad aiutare questa colonia. Cinque anni fa, in questo posto le cose erano tutto diverso. L’analfabetismo, la fame e lo sfruttamento erano cosa comune come anche il matrimonio prematuro delle ragazze. Oggi si può incontrare lì dei bambini allegri e felici. La fede personale in Gesù Cristo ha vinto la paura degli spiriti. I lavori forzati per bambini, che non permetteva loro di aver del tempo libero, quasi non c’è più. La giornata è adesso più adatta alla loro età, cioè: frequentano la scuola, hanno dei pasti regolari, hanno tempo per fare i compiti e per il programma d’in-segnamento di Contactions, e aiutano anche i loro genitori. Anche l’età delle ragazze in cui devono sposarsi, nel frattempo è aumentato un po’. Tante cose sono già cambiate per il meglio. Foto: la 2° ragazza dalla sinistra e l’ultima dovevano lasciare la scuola e sposarsi.

Nonostante lo sviluppo incoraggiante ogni tanto gli uomini della colonia provano di “tornare la rota in dietro”. Recentemente alcuni di loro hanno impedito a due ragazze d’andare a scuola. Secondo loro le ragazze di 14 anni dovrebbero sposarsi e avere dei bambini. In altre parole stare a casa e fare dei lavori domestici. Samuele, una volta in più, ha negoziato con questi uomini per ore e ore; ma loro non vogliono cambiare idea. Samuele non si stanca. Parlerà con loro alla prossima occasione.

Primavera 2009, Valarmathi (con la Bibbia in mano) ha cambiato il suo nome. Da quando si è fatta battezzare si chiama Esther. Durante un’ora di testimonianza ha raccontato come Gesù ha cambiato la sua vita. Viene dalla colonia Medavakkam. Ha confessato che era una ragazza molta cattiva e ribelle. Quando per esempio sua madre le dava la Bibbia da leggere ad alta voce, la buttava per terra. In genere gli adulti non sanno leggere; mentre i loro bambini vanno a scuola. Così spesso i genitori aspettano dai loro figli che leggono a loro la Bibbia. Fino al giorno che ha accettato Gesù come suo Salvatore e Signore Valarmathi lo ha rifiutato categoricamente. Da allora tante cose sono cambiate, non soltanto legge adesso la Bibbia alla sua famiglia ma tutto il suo atteggiamento è trasformato. Raccontando come ha ricevuto la nuova vita in Gesù e che cosa significa per lei, ha avuto le lacrime negli occhi. Il suo cuore è piena di gioia, di ringraziamento e d’emozioni.

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